domenica 23 agosto 2009

Squali Mako al largo di Linosa


ROMA
Due squali Mako di circa 1 metro di lunghezza sono stati pescati con i palamiti al largo di Linosa. Si tratta di due esemplari giovani, visto che gli adulti superano i 2 metri di lunghezza. In Italia non esiste una pesca mirata agli squali, ma compaiono come preda accidentale a quasi tutte le tipologie di pesca. In questo caso gli squali hanno mangiato l'esca preparata per i pesce spada, questi ultimi considerati preda molto pregiata a differenza degli squali. La tecnica di pesca con i palamiti, utilizzata principalmente per catturare pesce spada o tonni, consiste in una lunga e robusta lenza con numerosi braccioli più sottili ognuno dei quali porta un amo.

Il Mako è presente nelle acque temperate di tutti gli oceani e in tutto il Mediterraneo. Nel Mare Nostrum si ritrovano due specie diverse e facilmente distinguibili fra loro: uno ha le pinne pettorali molto lunghe che superano la lunghezza della testa, mentre quello più comune, come quelli pescati a Linosa, hanno le pinne pettorali più corte. Pur non essendoci dati numerici sufficienti sulla presenza della specie, il mako viene considerato come specie a rischio.

La cattura accidentale in diverse attività di pesca e il depauperamento delle risorse ittiche sono le principali cause della rarefazione della specie.
lastampa.it