domenica 7 marzo 2010

Un’isola per il cinema


Monira, l’ultima fatica del regista
linosano, Salvatore Tuccio sarà
presentato al prossimo Festival
Internazionale di Kelibia. Il corto
interamente realizzato sulla più
piccola delle Pelagie, racconta in
maniera realistica una tradizione
che ancora oggi è attuale in molti
paesi di cultura islamica, dove un
gran numero di ragazze minorenni
vengono forzati, a sposarsi con
matrimoni combinati, nel quale
l’uomo compra la sposa e dove
ribellarsi al volere della famiglia e
soprattutto del padre è impossibile.
«Ho avuto modo di capire che il
corto sta riscuotendo un certo
apprezzamento - dice il regista -
sono state tante le segnalazioni in
tal senso che mi sono giunte, molti
delle quali provenienti anche da
giovani magrebini. Purtroppo -
continua - ci sono donne che
devono ancora conquistare la libertà
e il diritto di ribellarsi. Il silenzio e
l’indifferenza alimentano questa
violenza». Anche in questo lavoro
Salvatore Tuccio ha scelto come
location l’isola di Linosa; location
dalla quale come sempre riesce a
trarre le situazioni volute che hanno
dentro la peculiarità di riuscire a
trasmettere allo spettatore la
consapevolezza del messaggio. Tra
gli attori, anch’essi tutti
rigorosamente linosani, spicca una
naturale gestualità di recita in tutti i
quattro personaggi, che vedono nel
ruolo della giovane sposa Ilenia
Bonadonna, in quello della madre
Tiziana Giardina, Salvatore Remirez
invece, interpreta il padre mentre
Andrea Tuccio, è lo sposo. Monira
attualmente sta partecipando anche
ad Action for Women, il concorso
cinematografico dedicato al tema
della violenza contro le donne.
CALOGERO MARIA SPARMA
lasicilia.it