sabato 6 dicembre 2008

LINOSA, SCURE LUCERTOLE SUL MIO CORPO

Linosa è magica.
Nera di coste frastagliate e appuntite.
Torrida d'estate anche con il maestrale.
Selvaggia all'interno, con poche case abitate da viaggiatori solitari in cerca di silenzio.
Induce ad ascoltare il vento che sfiorando i capperi sprigiona un odore intenso. 
E' da girare a piedi o in bici per sentirla. Ritorno per ascoltare le sue storie, raccontate dai suoi pochi abitanti.
Pasquale racconta dei profumatissimi capperi, e ci invita a casa sua per assaggiarli. Sua moglie racconta storie antiche di mezzo secolo. Linosa è il verso lancinante delle berte al tramonto, gemiti inquietanti di bambini. 
I fondali dell'isola mi tengono avvinghiato alle pareti laviche che scendono a strapiombo sotto la superficie del mare.
Polipi, murene, cernie, saraghi, pesci pappagallo, ricci, stelle marine affollano le coste inducendo ad una lunga e dolce contemplazione. 
E' la sensazione di calura alla sera, il buio illuminato dalle costellazioni. 
I locali ti chiamano 'cià' ('fiato mio' in siciliano). 
Anche quest'anno mi ferisco sulle rocce e il bruciore nell'acqua marina mi fa sentire più vicina quest'isola. 
I 'fili' di Linosa mi avvolgono e mi rendono parte integrante di questo luogo. 
Linosa è un capriccio del mediterraneo. 
Le scure lucertole mi passeggiano sul corpo quando sono sdraiato sulle rocce e mi rubano il pane e pomodoro.
Linosa è l'amante perfetta per chi è in cerca del caldo torrido, del silenzio, del buio e del cielo stellato, e dell'odore del mediterraneo.
Ho già scolpito il tatuaggio di Linosa nel mio cuore.

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Un isola a 6,30 ore di navigazione a sud di Porto Empedocle. Il traghetto parte a mezzanotte e arriva all'alba, un cornetto caldo aspetta i nuovi arrivati al bar del porto. 
A Linosa ci si va a piedi, o in bici per sentirla meglio. Niente auto, non serve.
A Linosa si va con pochi soldi, perchè non servono. Giusto per il cibo e un gelato al limone la sera. 
Il pesce lo compri la mattina presto dai pescatori. 
Per andare a Linosa si deve amare il silenzio, la calura che brucia sulle nere roccie, e bisogna essere un po solitari in fondo all'anima. Chi vuole vita notturna puo' scendere alla fermata successiva del traghetto: Lampedusa. 
A Linosa il giorno lo si passa tra le varie calette a farsi arrostire dal sole, ma soprattutto a farsi ammaliare dalla vita marina che pulsa a qualche centimetro sotto il livello del mare tutto intorno all'isola. 
I polipi li puoi quasi accarezzare. A Linosa si fanno le overdosi di pasta con i capperi che i locali raccolgono per tutta la superficie lavica dell'isola, raccontadoti come li lavorano, seduti in mezzo alla strada sotto il sole a picco. 
Poi alla sera quando si è stanchi dei FILI, dei FARAGLIONI, della PISCINA NATURALE, della MANNARAZZA si puo' scegliere un giaciglio presso una casa dei locali a 25 € tutto incluso, oppure se si è proprio alle strette si può dormire all'unico campeggio a circa 10 €.
Quando si è fatto il pieno di tranquillità, pesce, mare cristallino, nero vulcanico e si è finito di giocare con le lucertole si puo' ritornare in Sicilia con lo sgangherato traghetto, ma solo se il mare non è mosso, altrimenti l'isola ti tiene avvinghiato per qualche giorno in più, e quelle volte che mi è capitato ho ringraziato il mare e il vento per avermi prolungato la permanenza. 
L'isola vuole bene a tutti e concede la PISCINA NATURALE dove si puo' fare tranquillamente il bagno quando il mare è mosso.
Linosà è diffcile a raccontarsi, lo si puo fare solo per metafore o per improbabili paragoni. 
Linosa è da vivere, da scottarsi, da strofinarsi sulla sua superficie nera levigata dal vento e dal tempo dove le lucertole anch'esse nere ti rubano il panino senza che tu te ne accorga.
Se stai due ore a fare snorkelling loro sono capaci di divorare l'unica fonte di sostentamento che ti sei portato per affrontare la lunga assolata giornata di mare. D'altronde sono loro i padroni dell'isola alla luce del sole.
E' da passeggiarci intorno per provare questa strana sensazione di essere al centro del mediterraneo ad un tiro di schioppo dall'Africa. E' da farsi rapire dal verso delle berte al tramonto.
A Linosa ci si arrangia, come hanno fatto i suoi pochi abitanti da oltre cento anni.
7mates.com

venerdì 14 novembre 2008

Linosa dice no alla costruzione di un resort turistico

Più della metà dei linosani ha detto no alla costruzione di un resort turistico in zona "Arena Bianca": a fronte di 432 abitanti sono, infatti, ben 223 le firme raccolte nella petizione indetta da un comitato spontaneo sorto per contrastare l'iniziativa di una ditta romana e proteggere il territorio. 

L'isola che fa parte dei siti naturalistici compresi nel progetto "Natura 2000" secondo i linosani corre il rischio di venire "gravemente compromesso dalla costruzione di questo villaggio turistico che innescherebbe un modello di sviluppo e di turismo estraneo ed anzi in contrasto con le naturali vocazioni dei luoghi"

La struttura ricettiva si estenderebbe su circa 4,5 ettari (circa lo 0.9 per cento dell'intera superficie dell'isola che ammonta a circa 5 chilometri quadrati) per un volume di circa 12.600 metri cubi: 74 unità abitative con l'aggiunta di ristorante, bar, reception ed altri locali di servizio, per accogliere 170 persone. 

I componenti del comitato spiegano, in una nota e nella premessa della raccolta di firme i motivi dell'iniziativa. 

"I bisogni e gli interessi della comunità locale devono poggiare su un modello di sviluppo serio ed equilibrato– hanno detto – possibilmente che faccia parte di un Prg che ancora non esiste: i linosani desiderano essere protagonisti in questo percorso, non vogliono subire passivamente. I posti letto esistono già in strutture turistiche abbandonate perché in dissesto finanziario. L'operazione appare chiaramente speculativa, a beneficio di pochi, e provocherà ripercussioni estremamente pericolose a livello ambientale e sociale, con tempi di ritorno che devono essere analizzati approfonditamente".
agrigentonotizie.it

mercoledì 1 ottobre 2008

Linosa, un cortometraggio per denunciare i disagi


Sono un gruppo di linosani i giovani che da qualche giorno hanno concluso la registrazione di un cortometraggio ambientato sulla minore delle Pelagie. Si tratta di un breve film intitolato "Il mio sogno nel cassetto è...", scritto e diretto da Salvatore Tuccio.

L'idea, come ci ha raccontato Salvatore è nata lo scorso inverno quando, a causa delle cattive condizioni meteo-marine, non è riuscito a partecipare ad un provino per la fiction siciliana "Agrodolce". Così, senza perdersi d'animo, il fratello Fabio gli ha dato l'idea di realizzare un cortometraggio.

Il film parla di Diego, un ragazzino di tredici anni che vorrebbe intraprendere la carriera di attore. Tuttavia, questo sogno viene ostacolato dai genitori, Domenico e Cinzia, i quali sognano per il figlio una preparazione universitaria. Un giorno, mentre Diego si trova a scuola, la professoressa propone un tema dal titolo "il mio sogno nel cassetto è…". Attraverso questo compito, il giovane protagonista avrà modo di esprimere il suo desiderio nascosto e di riflettere sul fatto che si tratta solo di un sogno "…chiuso in uno scrigno in fondo al mare". Tanti incontri e situazioni, hanno poi permesso a Diego di partecipare ad un provino con il gruppo teatrale "Tempu Nivuru". Dopo aver fatto il provino e dopo aver convinto i suoi genitori, il giovane deve fare i conti con un ostacolo ben più grande: il mare. Infatti, dopo essersi preparato per raggiungere la capitale nella quale poter prendere parte al provino per un'importante film cinematografico, il traghetto, unico mezzo di collegamento con la terraferma, non attracca sull'isola, lasciando Diego di fronte al suo sogno che si infrange.

Una storia che, a modo suo, vuole riassumere i disagi che vivono quotidianamente gli abitanti dell'isola, costretti a perdere importanti occasioni o a vedersi infrangere sogni solo perché, con un po' di vento, la nave non riesce ad attraccare sull'isola.

Diego è interpretato dal giovanissimo Salvatore Bonadonna. Il trio dei "Tempu nivuru", invece, è composto dallo stesso ideatore, Salvatore Tuccio, dal fratello Domenico e da Tiziana Giardina. La madre di Diego è Cinzia Bonadonna. Lo staff tecnico, inoltre, è composto dalla film maker catanese Sonia Giardina, dal fonico, nonché fotografo, Daniele Alletto, e dalla segretaria di edizione Francesca Mascari. 

Una volta completate le riprese, Salvatore spera di far partecipare il filmato a diversi concorsi per cortometraggi italiani e esteri. Il primo appuntamento, fin'ora in calendario, è il prossimo gennaio, quando partirà il "Sicilian Film Festival di Miami". A novembre, invece, parteciperà al gran premio "Il corto.it Festa di Roma 2008".
agrigentonotizie.it

venerdì 19 settembre 2008

O'Scià, salta la serata prevista a Linosa


"La serata di O'scià programmata per il 24 settembre sull'isola di Linosa è sospesa per motivi tecnici". La notizia ufficiale è stata pubblicata alle 12.30 circa sul sito ufficiale della manifestazione, "Fondazioneoscia.org".
Increduli, gli isolani stanno in questi minuti cercando di capirne le motivazioni. Da ulteriori indiscrezioni, inoltre, sembra che anche le tre serate previste a Lampedusa sarebbero a rischio.
"Non so cosa dire,- ha affermato incredulo il delegato sindaco di Linosa, Salvatore Ramirez -è semplicemente una cosa non bella. Sembra l'ennesima presa in giro. 'Motivi tecnici' è una definizione che ha molti significati. Vorremmo ulteriori spiegazioni da Claudio e dagli organizzatori- continua Ramirez -Per questa sospensione, noi isolani avremo un danno economico non indifferente per il calo di presenze turistiche che sicuramente si registrerà".

agrigentonotizie.it


venerdì 12 settembre 2008

Baglioni a Linosa, cresce l'attesa e le critiche


Cresce sempre di più l'attesa per il primo concerto di Claudio Baglioni sull'isola di Linosa, il prossimo 24 settembre, in occasione della manifestazione "O'scià". A differenza delle tre serate che il cantautore terrà a Lampedusa, dove si intratterrà con Paolo Belli e Fiorello, sulla minore delle Pelagie, Baglioni si esibirà da solo.
Qualche leggera critica è stata sollevata negli ultimi giorni. Si tratta di alcuni fattori che, secondo gli isolani, vanno rivisti per aumentare l'offerta turistica. Lo spettacolo, infatti, inizierà alle 16, quando la temperatura è troppo alta. Poi, ancora, il luogo: non potendo montare un vero e proprio palcoscenico per motivi tecnici, Claudio Baglioni si esibirà nel piccolo anfiteatro presente sull'isola. Il gruppo de "I tempu nivuru", composto da giovani artisti linosani, inoltre, attende ancora un invito ufficiale per sapere se, come accennato dai collaboratori del cantante, dovrà esibirsi dando il benvenuto ai villeggianti.
Grande fermento, insomma, che non fa però sfuggire al parroco dell'isola, padre Giovanni Fragapane, un ringraziamento a Baglioni: "Come arciprete sento il bisogno di ringraziarlo per un appuntamento atteso da anni, già promesso al momento del conferimento della cittadinanza onoraria di Linosa. È un evento importante per la nostra isola poiché un artista di spicco come lui, invece di scegliere altri posti, ha scelto la suggestività e la rara bellezza della nostra pietra vulcanica".
agrigentonotizie.it

A Linosa prendono il largo 98 tartarughini Caretta Caretta


Roma, 12 set. (Apcom) - Sull'isola di Linosa 98 tartarughini Caretta Caretta ce l'hanno fatta e hanno preso il largo: è il terzo nido che si schiude. Un evento raro ed eccezionale - sottolinea il Cts, il Centro per il recupero e monitoraggio delle tartarughe - che conferma le isole Pelagie un sito riproduttivo di inestimabile valore. I tartarughini che hanno preso il mare con successo appartengono infatti ad una specie inserita nella lista rossa della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della natura) perché seriamente in pericolo di estinzione.

Sull'onda del celebre tormentone estivo di Edoardo Vianello "Per quest'anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare", le tartarughe marine anche quest'estate hanno scelto per ben 3 volte la piccola isola di Linosa per deporre le loro preziose uova. Le tartarughe della specie Caretta caretta sono state infatti fedeli alla minuscola, ma ancora tranquilla, spiaggia di Pozzolana di Ponente a Linosa che, oltre ad essere luogo di inestimabile bellezza, si conferma ancora una volta il luogo riproduttivo più 'gettonato' in Italia.

L'ultimo dei tre nidi è stato deposto nella notte del 14 luglio da mamma tartaruga che dopo essere uscita dall'acqua si è trascinata faticosamente sulla spiaggia dove ha scavato una buca in cui ha deposto gelosamente 101 uova. Le uova sono state custodite e monitorate dagli operatori del Cts, che da oltre 10 anni si studiano e proteggono le tartarughe marine, anche con un piccolo ma attrezzato centro di recupero, realizzato con i fondi della commissione europea attraverso il programma 'Life', e funzionante grazie al sostegno del ministero Ambiente e della Regione siciliana. Il nido è stato regolarmente protetto e costantemente sorvegliato dai biologi e dai veterinari del CTS e da decine di volontari provenienti da tutta Italia che si sono mobilitati per dare una mano a questo straordinario rettile marino.

Il 'miracolo' della schiusa è iniziato la notte del 29 agosto quando alle ore 21.00 i primi tartarughini hanno fatto capolino dal nido, da circa 40 cm sotto la sabbia, per dirigersi, seguendo l'istinto, verso il mare. Un parto lungo e travagliato: solo in questi giorni si è conclusa la schiusa che ha visto ben 98 piccoli esemplari prendere il largo.

L'incubazione delle uova di norma dura circa 60 giorni, ma la sabbia nera di Linosa, che trattiene molto il calore, ha accorciato molto il periodo di incubazione influenzando peraltro il sesso dei tartarughini. Le alte temperature d'incubazione favoriscono infatti la nascita di esemplari di sesso femminile: insomma il futuro delle tartarughe, almeno a Linosa, è donna. Ma purtroppo non tanto roseo.

In base a stime recenti - sottolineano gli esperti del Cts - sono 60mila le tartarughe marine che vengono catturate accidentalmente ogni anno nel Mediterraneo durante le operazioni di pesca professionale. Di queste piu' di 10mila solo in Italia con una mortalita' degli animali che va dal 10 al 50%. Ogni peschereccio arriva infatti a catturare involontariamente fino a 20 tartarughe in una sola battuta di pesca. A questo si aggiungono la progressiva scomparsa dei siti di nidificazione, l'inquinamento delle nostre acque e le collisioni con le imbarcazioni.

Per aiutare questi animali, il Cts ha lanciato la campagna 'Adotta una tartaruga', per raccogliere fondi a favore del Centro recupero tartarughe marine di Linosa. Diventare papà o mamma di una tartaruga marina è semplice. Basta collegarsi a internet e compilare sul sito www.ctsambiente.it il coupon di adozione. A fronte di una piccola donazione si riceverà un kit completo di certificato di adozione, peluche e foto di Martina, la tartaruga protagonista della campagna salvata proprio a Linosa.

apcom

giovedì 4 settembre 2008

O'Scià 2008: Baglioni prima a Linosa, poi c'è Fiorello


O'Scia' 2008: ricordare il passato, pensare il presente, immaginare il futuro Con Fiorello, Paolo Belli e Claudio Baglioni. Sarà un'edizione davvero speciale e unica la sesta di O'scia' - "Isole Pelagie 2008” – un appuntamento che si conferma uno dei più importanti e significativi momenti di incontro tra arti, musiche, linguaggi e culture, non solo d'Italia, ma di tutta l'Europa.

Malgrado le difficoltà della vigilia, che avevano rischiato di mettere in forse l'intera manifestazione, Claudio Baglioni e la Fondazione O'scia' sono riusciti a ideare e organizzare quattro eventi (24, 25, 26, 27 settembre) di grande spettacolo e grande musica e, il 26 settembre, la seconda edizione de "Gli uomini della storia accanto": tavola rotonda sul fenomeno migrazioni e sul valore dell'integrazione tra le culture. Con la partecipazione di istituzioni e organizzazioni internazionali non governative che si confrontano su uno dei grandi temi del presente-futuro dell'Europa e dei paesi del Mediterraneo.

Ecco il calendario. L'inizio è previsto per mercoledì 24 settembre a Linosa, come preannunciato dal nostro giornale. "Riscoprire le radici. Per ritrovare l'intensità, il fascino, l'incanto della prima volta", il nome dato all'appuntamento sull'isola vulcanica delle Pelagie che vedrà Claudio Baglioni esibirsi da solo

Giovedì 25, alle 21, sulla spiggia della Guitgia sarà il momento de "Il passato". Paolo Belli con la sua musica e le reinterpretazioni della sua orchestra ripercorrerà con Claudio Baglioni la storia di O'Scia', con le immagini dei momenti più intensi ed emozionanti di questi primi cinque anni di grandi incontri, tra 150 artisti italiani e stranieri.

Venerdì 26, sempre alle 21, un concerto straordinario di Claudio Baglioni, l'unico di quest'anno con la sua orchestra, con le partecipazioni video dei 50 protagonisti che sarebbero stati sul palco di O'scia' se si fosse organizzata la manifestazione secondo il programma poi cambiato.

Infine, "Il finale", sabato 27, ancora alle 21. E si tratta di un gran finale. Dopo anni di tentativi Baglioni riuscirà finalmente a trascinare Fiorello (pare soffra terribilmente gli aerei) a Lampedusa. Lo spettacolo di Fiorello con la sua orchestra per la grande festa di chiusura. Claudio Baglioni e Fiorello, eccezionalmente insieme per O'scia'.
agrigentonotizie.it

mercoledì 3 settembre 2008

o' scia' sbarca a Linosa


Quest'anno non saranno solo i lampedusani a godere del grande flusso turistico attirato dallo spettacolo di Claudio Baglioni "O'Scià". Sembra ormai certo, infatti, che, oltre alle tre serate nell'isola lampedusana, quest'anno Baglioni faccia tappa con una serata a Linosa.

La data è ancora incerta, anche se dalle indiscrezioni trapelate dagli organizzatori, la serata nella minore delle Pelagie dovrebbe essere il 24 settembre. Intanto ieri sull'isola di Linosa sono arrivati i tecnici per effettuare un sopralluogo. La postazione fino ad ora preferita, condizioni meteo permettendo, è lo scalo vecchio, a Pozzolana di Levante.

"Ho portato la notizia in Consiglio comunale- ha detto il delegato sindaco di Linosa, Salvatore Ramirez -ed è stata accolta bene. Se le condizioni meteomarine ci aiuteranno, potremo usufruire del flusso turistico lampedusano ed anche delle persone che arriveranno attraverso l'aereoporto. Sarà una vetrina importante per l'isola- conclude Ramirez -e per far conoscere a tutti, attraverso i mass media, che non esiste solo Lampedusa, ma che c'è anche Linosa, piccola isola d'origine vulcanica, con bellezze uniche".
agrigentonotizie.it

martedì 2 settembre 2008

o' scia' 2008, una serata a Linosa?

Si schiude il terzo nido di Caretta


(ANSA) - CATANZARO - Due nidi di tartarughe caretta caretta si sono schiusi lungo le coste calabresi e siciliane. In Calabria, secondo quanto riferisce una nota dell'ufficio stampa del Cts, ''mamma tartaruga e' riuscita a nidificare sulla spiaggia di Pantano Grande, a nord di Brancaleone (Reggio Calabria): 100 uova circa da cui, la scorsa notte, sono nati 46 tartarughini che hanno gia' preso la via del mare''. ''Lieto evento - prosegue il comunicato - anche a Linosa (Agrigento), sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente. Mamma tartaruga, che aveva gia' scelto Linosa nel 2006, ha deposto quest'anno due nidi. Il primo il 30 giugno, da cui sono nati 75 piccoli, ed il secondo il 14 luglio che ha dato alla luce in questi giorni finora 62 tartarughini''. ''Questo straordinario evento - commenta Stefano Di Marco, vice presidente nazionale del Cts - dimostra che il lavoro svolto negli ultimi anni per proteggere e conservare i siti di nidificazione ha ottenuto ottimi risultati''. (ANSA).

sabato 30 agosto 2008

La domanda si mantiene alta ma si compra con il passaparola

Minuscola, inquietante e incantevole. Si stagliano su un mare cristallino le multiformi rocce nero-violacee di Linosa, isola vulcanica nel mezzo del Canale di Sicilia, in posizione equidistante (poco più di 160 km) tra la costa agrigentina e il continente africano. La più piccola tra le isole abitate delle Pelagie è, come Lampedusa, tra i luoghi prediletti nel Mediterraneo dalla tartaruga Caretta per depositare le sue uova sotto la sabbia a pochi metri dalla battigia. Ma si distingue dall'isola più grande del l'arcipelago per molti aspetti. È infatti la parte emergente di un vulcano spento da migliaia di anni, le cui pareti sprofondano fino a 700 metri di profondità. Inoltre, contrariamente a Lampedusa, il suo territorio interno si mantiene ancora molto fertile. Aspetti a cui si aggiungono una flora molto varia e una folta presenza di uccelli marini. Tra le 18 isole minori siciliane l'antica Aethusa per i greci e Algusa per i romani, è considerata tra le mète più indicate per gli amanti dell'ecoturismo, delle immersioni e delle vacanze all'insegna del l'assoluta tranquillità. Evocano quest'idea anche gli attraenti contrasti cromatici tra l'azzurro intenso del mare e i colori accesi delle case dei pescatori. Sono proprio queste gli oggetti del desiderio per un investimento immobiliare: un obiettivo inseguito, spesso per anni e senza successo, da non pochi habitué dell'isola. A Linosa infatti, «a differenza delle locazioni stagionali, un mercato delle compravendite in pratica non esiste – spiega Salvatore Tuccio, della Pelagos, locale associazione non profit per la promozione del turismo ambientale –, la conclusione di un affare è un fatto molto sporadico anzitutto a causa della scarsità di manufatti in vendita. Sull'isola un'espansione immobiliare è inconcepibile per via dei vincoli di riserva che insistono sulla quasi totalità del territorio». Comprare una casa a Linosa è una scelta forte. L'isola sconta infatti annose inefficienze sul fronte dei trasporti marittimi. «A ridurre il numero dei visitatori (da qualche anno nel mese di luglio sugli stessi livelli di settembre) sono in particolare i costi elevati dell'aliscafo, le riduzioni dei voli su Lampedusa e la poco razionale combinazione di questi con gli orari dei collegamenti tra l'isola più grande e Linosa». La domanda di case rimane alta ma finora le pochissime transazioni concluse in un ampio arco di anni non hanno mai registrato l'intervento di intermediari professionali. In base alle informazioni raccolte da operatori turistici attivi sull'isola, se si tratta di case di medie dimensioni in buono stato, le richieste, che talvolta compaiono su cartelli nel centro abitato, partono da 150mila euro fino a superare i 200mila.
ilsole24ore

giovedì 28 agosto 2008

Il Prefetto in vacanza sull'isola di Linosa

Illustrissimo SE signor Prefetto apprendiamo con piacere dalla stampa della sua vacanza nell’isola di Linosa, questo ci compiace e ci lusinga particolarmente soprattutto perché lo scrivente che rappresenta la CONAPO Provinciale di Agrigento vive in un Isola (Lampedusa) che come Linosa sà cosa significhi l’isolamento , le difficoltà , i disagi quotidiani che solo chi non è sensibile e non le vive può non comprendere. Avrà certamente potuto ammirare i colori le bellezze particolari ma soprattutto la genuinità della gente del posto, quella genuinità con modo di porsi con un basso profilo che contraddistingue e fà della gente di Linosa cittadini unici ed esemplari anche nei momenti di aiuto e di protesta, tutte quelle cose che oramai anche in un Capoluogo di Provincia vanno sparendo. Sicuramente i cittadini di Linosa nel dialogare con lei avrà avuto modo, tra tanti problemi, di rappresentarle le difficoltà di un’ isola che non ha ancora un Presidio dei Vigili del Fuoco e quindi la mancanza di un diritto come il soccorso da parte dei Vigili del Fuoco. Le avranno sicuramente detto come la notte del 19.07.2008 gli stessi isolani con l’aiuto dell’arma dei carabinieri hanno salvato un’intera famiglia dalle fiamme sprigionate nel loro appartamento , le avranno certamente raccontato come un gruppo di turisti posti sulla spiaggia sparivano inghiottiti dalla montagna senza che abbiano potuto avere il dignitoso tentativo e il minimo soccorso , le avranno certamente raccontato le difficoltà che incontrano ogni qualvolta arriva il carburante sull’isola , non le avranno certamente raccontato come si sono dovuti arrangiare in tanti di quei incendi di sterpaglia poiché oramai nei loro disagi un fuoco in campagna è diventata cosa di poco conto. Questa gente deve avere un Presidio dei Vigili del Fuoco.
Basta poco, basterebbe un automezzo e una squadra mista tra personale permanente e discontinuo, le difficoltà maggiori sarebbero di reperire personale autista , ma si potrebbe far conseguire la patente di terzo grado al personale Volontario (come in tanti distaccamenti d’Italia) residente che già sull’isola di Linosa è presente e se necessario completarlo con volontari di Lampedusa e della terra ferma( piu di 150). Siamo certi del suo interessamento per la risoluzione della problematiche, come siamo certi che Linosa anche se lontana già è parte di lei con i suoi colori e i suoi silenzi quei silenzi della gente umile e rispettosa.
Il Segretario Provinciale
Di Malta Antonio

mercoledì 27 agosto 2008

Il Prefetto a Linosa


Sono passati venti lunghi anni da quando l'ultimo prefetto di Agrigento mise piede sull'isola di Linosa. Allora fu il prefetto Giorgiani che fece visita agli isolani, oggi invece è l'attuale rappresentante del Governo, Umberto Postiglione. Insieme alla moglie e al figlio, è stato sulla minore delle Pelagie per passare i suoi primi giorni di ferie: quattro in tutto. E' ripartito stamane a bordo della motonave Palladio destinazione Porto Empedocle.

”Sono stati i primi quattro giorni di ferie - ha esordito il prefetto – dopo una lunga ed estenuante estate passata nel mio ufficio per fronteggiare la carenza idrica, gli sbarchi d'immigrati e tanti altri problemi che affliggono il territorio agrigentino”.

Ma, pur essendo in vacanza, non ha voluto perdere l'occasione per accogliere le richieste e i problemi dei circa 450 abitanti dell'isola, organizzando un incontro presso i locali della chiesa parrocchiale di San Gerlando.

"Siamo lusingati della sua presenza sull'isola” ha affermato il delegato sindaco di Linosa Salvatore Remirez che ha continuato: "Abbiamo molte necessità, molti problemi, molti disagi che oggi ci portano a veder emigrare i nostri figli”.

Dopo aver salutato i residenti, il prefetto è intervenuto chiedendo all'assemblea di segnalare, senza timore, le problematiche a cui quotidianamente debbono far fronte: "Siamo nella casa del Signore- ha affermato Postiglione, cercando di nascondere la commozione - e qui tutte le nostre vite vengono riassunte. Cerchiamo di pensare che siamo tutti davanti a Dio, non abbiate timore nel denunciare i problemi che vivete tutti i giorni”.

A quel punto gli isolani che hanno preso parte all'incontro, durato per più di due ore e mezzo, hanno presentato al prefetto le maggiori difficoltà che attanagliano la dura vita isolana. La sanità, uno fra i più rilevanti disagi: sull'isola, infatti, è presente una sola guardia medica con due medici.

"Mentre le tartarughe- ha detto un'isolana al prefetto - hanno continue cure, radiografie anche a ‘raggi x', ecografie e costanti controlli, noi dobbiamo per forza spostarci da Linosa”.

Ed ancora la mancanza di un presidio dei vigili del fuoco è causa di pericolosi interventi operati dagli stessi cittadini per fronteggiare grandi e piccoli incendi. Il duro lavoro dei carabinieri della locale stazione, unica autorità di polizia giudiziaria sull'isola, costretta, ad esempio, a far dipingere il prospetto della caserma agli stessi militari. Il degrado che caratterizza le strutture scolastiche, ormai cadenti e quasi diroccate. Il pesante rapporto con le agenzie di trasporti, che, da qualche anno, non fanno più attraccare la nave proveniente da Porto Empedocle allo scalo vecchio, costringendo i cittadini a fare lunghi tragitti per raggiungere lo scalo. La mancanza di un distributore di benzina, che causa l'aumento del costo del carburante, giunto, per i linosani, a quasi 2 euro al litro.

"Con Lampedusa- ha denunciato un altro isolano - siamo, in teoria, un unico comune: ma perché, godiamo degli stessi vantaggi e viviamo gli stessi disagi?”.

Il prefetto incamera tutto nella mente prima di esprimere un parere. "Io credo che il turismo può aiutare l'isola di Linosa e suoi abitanti solo se rievochi le origini contadine dell'isola. Linosa, infatti non è un'isola di pescatori e si dovrebbe lavorare per recuperare questo tessuto contadino non ancora dimenticato e non ancora soffocato da un turismo molto ‘alla buona'. Secondo me un approdo alla vera realtà che non deve mistificare la reale natura dell'isola. In questa direzione Linosa potrebbe diventare un punto d'eccellenza del turismo siciliano. Dall'incontro avuto con i residenti sono emerse molte problematiche ma essendo di facile soluzione penso che di qui a poco riusciremo a risolverli”.
agrigentonotizie.it

giovedì 21 agosto 2008

Palladio ancora un'avaria, insorge il Pd lampedusano


Ancora una volta la motonave Palladio della Siremar in servizio da Lampedusa a Porto Empedocle si è fermata in pieno Canale di Sicilia per un'avaria mentre a bordo era carica di passeggeri. E' successo la notte scorsa durante il viaggio di ritorno verso Agrigento, concluosi all'una anzichè alle sette del pomeriggio di ieri. Grandi i disagi per i passeggeri coinvolti in questa nuova odissea in mare della motonave della Siremar, ma gravi anche i danni economici per i pescatori lampedusani per via del mancato viaggio di stamattina con centinaia di cassette di pesce rimaste sull'isola."Si tratta di disservizi - hanno scritto intervenendo i consiglieri del Pd di Lampedusa Giuseppe Palmeri, Giorgio Lazzara, Angelo Amato, Salvatore Prestipino, Vincenzo Billeci, Francesco Pamisano e Peppino - e di gravissimi danni alle isole di Lampedusa e Linosa". Per questo il gruppo consiliare ha deciso di rivolgersi alla Procura della repubblica di Agrigento. "Non è più possibile dicono i consiglieri lampedusani - assistere passivamente a questo scandalo, ancora una volta Lampedusa e Linosa sono costrette a subire disagi e disservizi con gravissime perdite economiche causate appunto da una società, la Siremar, che da tempo ormai dimostra di non essere in grado di garantire la continuità territoriale delle isole Pelagie"."A causa di queste navi da 'terzo mondo', Il pescato stamattina non è riuscito a partire per la terraferma causando per e i pescatori il rischio di perdere centinaia di casse di pesce, oltre ai disservizi causati ai turisti presenti nelle isole che dovendo rientrare dalle vacanze e rimangono bloccati a Lampedusa e Linosa, molti dei quali perdendo anche il biglietto e le prenotazioni di altre navi in partenza da Palermo per il continente".L'intervento dei consiglieri lampedusani si è concluso con l'invito al sindaco ed alla Giunta dell Pelagie di chiedere urgentemente al presidente della Regione e al Ministero delle nfrastrutture e Trasporti la scissione del contratto con la società Siremar. "Come gruppo consiliare Pd abbiamo chiesto ai nostri legali di verificare se sussistono i presupposti per denunciare la società Siremar per interruzione di pubblico servizio, stiamo anche presentando una richiesta di convocazione del Consiglio Comunale in seduta straordinaria ed urgente, per affrontare definitivamente il problema dei trasporti marittimi da e per le isole Pelagie, invitando l'intero consiglio a costituirsi parte civile in eventuali azioni legali nei confronti della Siremar.

agrigentonotizie.it

domenica 20 luglio 2008

Incendio: Intervento del segretario provinciale del CONAPO Antonio Di Malta

Sull’episodio interviene anche il segretario provinciale del CO.NA.PO Antonio Di Malta: “Da ormai parecchi anni – dice Di Malta - denunciamo carenze sulle due isole che necessitano del soccorso dei Vigili del Fuoco l’episodio di questa notte è uno dei tanti campanelli di allarme di quello che potrebbe essere il soccorso dovuto all’assenza dei Vigili del Fuoco sull’isola di Linosa.

E’ vergognoso lasciare quei cittadini abbandonati al loro destino è mortificante sia per la classe politica che istitutiva di tutta la Provincia continuare ad essere latitanti - Linosa e i suoi cittadini hanno il diritto di avere il soccorso e un presidio dei Vigili del Fuoco nella stessa maniera di tutti gli altri cittadini d’italia come anche gli extracomunitari.

Istituire un presidio nell’isola di Linosa è necessario per molteplici problemi che tutti sanno compresa la problematica della distribuzione di carburante .

Riteniamo da subito poter contribuire positivamente al fine di risolvere è istituire un presidio misto sull’isola di Linosa .

Proponiamo un plauso agli uomini dell’arma dei Carabinieri che malgrado le loro normali attività d’istituto su linosa da oggi si trovano anche vigilare sugli incendi senza mezzi ed attrezzature” conclude Di Malta.

agrigentoweb.it

una famiglia in pericolo per la mancanza di vigili del fuoco


Sono le 4.10 del mattino del 20 luglio quando la signora Saltalamacchia Rosa, nota imprenditrice commerciale dell’Isola, si sveglia accaldata in seguito allo spegnimento del condizionatore della propria camera da letto, in cui dormiva con la figlia di 4 anni.

Per via di un cortocircuito l’interruttore generale dell’energia elettrica si stacca ma la casa comincia a riempirsi di fumo. In preda al panico la signora porta la figlia fuori, sul balcone, in modo da evitare qualche avvelenamento e chiama il figlio diciassettenne, che dormiva nella camera accanto. Il giovane adolescente salta, così, dalla finestra sul balcone e con la madre, nella notte, incomincia a chiedere aiuto.

La famiglia è intrappolata da un forte fumo tossico. Intanto, il vicino di casa, ancora sveglio poiché reduce da una festa, si insospettisce per l’acre odore di fumo e, portandosi fuori sul balcone per capacitarsi da dove stesse arrivando, scorge la famiglia in preda al panico. Immediatamente accorre per aprire la porta del negozio, comunicante con la casa, per dare sfogo al fumo.

Per una cinquantina di metri della via re Umberto l’aria è irrespirabile e vengono immediatamente chiamati i carabinieri.

Le forze dell’ordine cercano di entrare in casa ma il fumo è troppo intenso. L’appuntato Prestigiacomo riesce ad entrare e a spegnere con degli estintori, prestati dai negozianti vicini, i piccoli focolai che si andavano formando nel legno degli stipiti.

Viene porta una scala per far scendere la famiglia in strada ma viene portata giù solo la piccolina. La madre ed il figlio adolescente rimangono sul ballatoio. Intanto accorre anche il maresciallo dei carabinieri F. Nerli, in vacanza sull’isola, che riesce a salire per le scale interne raggiungendo la camera da letto. In tal modo, dopo aver rassicurato la signora ed il figlio, fa si che possano uscire fuori e mettersi in salvo.

Per tale operazione sono stati impiegati 55 minuti, una tempistica che avrebbe potuto causare la morte della famiglia, una tragedia. Tutto questo perché a Linosa non esiste nessuna stazione dei vigili del fuoco che possa assicurare prontamente la sicurezza dei cittadini Italiani che abitano questa Isola, riconosciuti come tali solo durante i periodi elettorali e nel momento della riscossione delle tasse.

Domenico Tuccio

venerdì 18 luglio 2008

giovedì 17 luglio 2008

Una serata di "O' Scià" costerà quanto ne costavano tre


Continua la storia di O'Scià, fra preventivi e decisioni che i consiglieri comunali pelagici dovranno affrontare durante un imminente Consiglio comunale che avrà un solo punto all'ordine del giorno: "O' Scià 2008". E' stata consegnata ieri, infatti, a tutti i consiglieri del Comune più a Sud d'Europa, una richiesta del sindaco con allegato il prospetto relativo alle spese per la serata del 27 settembre affinché questi diano il loro parere su quanto l'ente dovrebbe dare alla fondazione per la serata.

Una gatta da pelare per i Consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza, dal momento che la fondazione "O' Scià", ha chiesto ufficialmente 400 mila euro al Comune, soldi che erano stati già messi a disposizione dalla Giunta lo scorso mese ma per tre serate e non per una sola quindi, probabilmente, bisognerà rivedere qualcosa o avere dei chiarimenti al riguardo. per una serata senza ospiti e solo con Baglioni alla fondazione servirebbero 524.698 euro; cifra che, a dire della fondazione, sarebbe sufficiente appena per coprire i costi vivi della manifestazione. Ai 400 mila euro che darebbe il Comune, ci sono da aggiungere altri soldi, che il ministero degli Interni avrebbe stanziato direttamente alla fondazione, per arrivare ai 524 mila 698 euro preventivati, appunto, dal sodalizio organizzatore.

"O'Scià" ridimensionato ad una sola serata; "O' Scià" oggetto di frenesie anche da parte di chi non ne conosce, che per sentito dire, i meccanismi che lo hanno fatto esistere fino ad oggi. In questo momento, i problemi sono molti a Lampedusa e solo chi ha avuto il mandato dal popolo, è nelle condizioni di decidere se deve continuare ad esistere, alle condizioni dettate dalla fondazione "O' Scià", ossia, da Rossella Barattolo, compagna di Claudio Baglioni. Sull'isola intanto, girano gli specchi del preventivo di spesa per il 2008. I 525 mila euro chiesti sembrano troppi a buona parte della popolazione anche perché qualcuno ha voluto confrontarli con quelli degli scorsi anni e, a quanto sembra, sarebbero la cifra richiesa in passato, ma per tre serate.
agrigentonotizie.it

lunedì 14 luglio 2008

3° nido di tartaruga

Ecco il video della deposizione della notte del 14 luglio, la mamma tartaruga che aveva deposto il 30 giugno è ritornata sulla spiaggetta di Pozzolana per nidificare ancora.

domenica 13 luglio 2008

Commissione per invalidità nelle Pelagie dopo 3 anni


Dopo tre anni è tornata nelle Pelagie la commissione per il riconoscimento delle invalidità civili che consentirà a decine di persone di essere visitate sulle isole evitando il disagio di raggiungere Palermo. I membri della commissione, presieduta da Luigi Lo Giudice e composta dai medici Vincenzo Piricò, Cino Traina e Lidia Quagliata hanno già potuto incontrare una trentina di lampedusani e, nella giornata di oggi, una quindicina circa di linosani che avevano presentato regolare istanza.
Tra questi, qualcuno è stato raggiunto a casa perché allettato. "Spero che la commissione venga istituzionalizzata con un accesso trimestrale, - ha detto il direttore del poliambulatorio, Pietro Bartolo - ne abbiamo parlato con il direttore generale dell'Asl 6, Salvatore Iacolino e pare ci siano le premesse. In ogni caso ci teniamo a ringraziarlo per averci consentito di ottenere questo e gli altri servizi di cui usufruiamo: ha finora mostrato grande sensibilità verso le nostre esigenze e di tenere molto alle nostre isole".
agrigentonotizie.it

martedì 8 luglio 2008

Ambiente: mamma tartaruga depone 90 uova


(AGI) - Agrigento, 8 lug. - E' tornata per la terza volta e ha scelto di nuovo Linosa. Mamma tartaruga e' riuscita, ancora una volta, a nidificare sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente. Per i biologi del Cts Ambiente si tratta di una vecchia conoscenza: mamma tartaruga, infatti, era stata marcata per la prima volta nel 2001 ed era tornata a deporre le uova nel 2006, esattamente come quest'anno, la notte del 30 giugno; in quella stessa stagione era tornata altre 2 volte, il 15 ed il 30 luglio, e questo rende i ricercatori particolarmente speranzosi.
L'animale e' stato avvistato mentre nuotava nella baia Pozzolana di Ponente dai volontari del centro di Linosa, che cosi' hanno affrontato il consueto monitoraggio notturno con grande trepidazione. Durante la notte mamma tartaruga e' riuscita a trascinarsi sulla sabbia della spiaggia di Pozzolana, compiendo una breve escursione fin sopra la sciara, per poi procedere alla lunga e faticosa deposizione; il nido, contenente circa 90 uova, e' stato poi regolarmente protetto ed e' ora costantemente sorvegliato dai volontari del Cts Ambiente. Dal momento della deposizione infatti, i volontari si alternano in turni di sorveglianza per tutto il periodo dell'incubazione.
L'incubazione delle uova di norma dura circa 60 giorni, ma la sabbia nera di Linosa abbrevia molto i tempi e il periodo di incubazione medio e' di 46 giorni; questo significa che la schiusa e' attesa per ferragosto. "Questo straordinario evento dimostra che il lavoro svolto negli ultimi anni per proteggere e conservare i siti di nidificazione, ha ottenuto ottimi risultati", commenta Stefano Di Marco Vice Presidente Nazionale del Cts. Il progetto Tartanet, che vede coinvolto il Cts Ambiente insieme a 31 partner istituzionali, prevede infatti la creazione di un sistema capace di mettere in rete le varie realta' operanti sul territorio italiano, con interventi coordinati per la protezione ed il monitoraggio dei siti di nidificazione delle tartarughe, il recupero e la cura degli esemplari catturati accidentalmente e la sperimentazione e l'applicazione di sistemi di pesca a basso impatto in grado di ridurre le catture accidentali. (AGI)

lunedì 7 luglio 2008

Marevivo, 16 e 17 luglio a Linosa

L'associazione ambientalista "Marevivo" di Agrigento, dopo il successo riscosso con "l'Oasi Marevivo", centro di educazione ambientale permanente finalizzato alla promozione di una didattica pratica delle scienze naturali e alla divulgazione della cultura ecologica, conclusosi il 24 maggio scorso, continua la sua attività nel periodo estivo aderendo, anche quest'anno alle giornate "Blue Days”, campagna nazionale di educazione ambientale Blue Mission.

Per tutto il mese di luglio, la carovana di Marevivo toccherà i comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Cattolica Eraclea, Siculiana, Montallegro, Palma Di Montechiaro, Ribera, Sciacca, Licata, Menfi, Lampedusa e Linosa.

La formula vincente dei "Blue Days” è quella del coinvolgimento dei giovani e dell'incontro diretto con la natura: biologi e volontari aiutano i ragazzi a conoscere e scoprire l'ambiente coinvolgendoli in attività e laboratori divertenti, creativi e soprattutto formativi.

Il team selezionato è composto da biologi marini, esperti di educazione ambientale, guide naturalistiche subacquee. Il gruppo di lavoro si stabilirà nelle spiagge utilizzando un grandissimo gazebo gonfiabile che, unitamente alle bandiere Marevivo, assicurerà la visibilità necessaria ad attrarre i bagnanti. Questi saranno comunque coinvolti con un invito diretto, seguito da una prima informazione sulle attività proposte, dallo staff di Marevivo.

In questa edizione l'attenzione sarà puntata sull'ecosistema del mare che bagna l'isola di Linosa, una delle perle del mediterraneo, dove il 16 e il 17 luglio sarà intrapresa, con l'ausilio di subacquei, l'attività di pulizia dei fondali.

venerdì 4 luglio 2008

Blue Days 2008



L’Associazione Ambientalista Marevivo Delegazione Provinciale di Agrigento ha aderito, anche per l’anno 2008 con le giornate “Blue Days” alla campagna nazionale di educazione ambientale Blue Mission che, nel corso del mese di luglio, toccherà i comuni di Agrigento, Porto Empedocle, Realmonte, Cattolica Eraclea, Siculiana, Montallegro, Palma Di Montechiaro, Ribera, Sciacca, Licata, Menfi, Lampedusa e Linosa.

Il team selezionato dalla Delegazione di Agrigento dell’Associazione Marevivo è composto da biologi marini, esperti di educazione ambientale, guide naturalistiche subacquee;

Il gruppo di lavoro si stanzierà nelle spiagge utilizzando un grandissimo gazebo gonfiabile che, unitamente alle bandiere Marevivo, assicurerà la visibilità necessaria ad attrarre i bagnanti, comunque coinvolti tramite un invito diretto ed una prima informazione sulle attività da parte dello staff.

Tra le varie iniziative programmate si realizzeranno:

v Snorkeling guidato

v Seminari di biologia marina ed educazione ambientale

v Pulizia delle spiagge

v Giochi

Gli educatori moduleranno, comunque, la loro attività in ragione delle caratteristiche della spiaggia e della maggiore o minore presenza di bambini. Punti saldi saranno, invece, gli obiettivi perseguiti: sviluppare confidenza con il mondo marino sollecitando curiosità, interesse, contatto; stimolare nei ragazzi un orientamento esplorativo e interrogativo sulla realtà; far comprendere quali sono i comportamenti indispensabili per proteggere e conservare la natura del sistema costiero; incentivare in generale un modo di agire più rispettoso verso l’ambiente.

mercoledì 2 luglio 2008

Immigrato si mischia ai turisti ma sbaglia traghetto

E' andato a vuoto il tentativo di un immigrato clandestino, sbarcato a Lampedusa di recente, di lasciare la più grande delle Pelagie senza dare nell'occhio e ricominciare una nuova vita in territorio italiano. L'uomo si è, infatti, mischiato tra la folla dei passeggeri che partivano con l'aliscafo per Linosa alle 9.30, raggiungendo l'isola più piccola un'ora dopo.

Lo sfortunato credeva di arrivare sulla terra ferma, ma ha sbagliato mezzo e si è ritrovato a Linosa. Adesso dovrà ritornare nuovamente a Lampedusa, non senza accusare una cocente delusione, ma con il vantaggio sui suoi compagni di sventura di aver potuto godere di una piccola "gita" gratuita.
agrigentonotizie.it

martedì 1 luglio 2008

Il Comune aumenta tasse e imposte. L'opposizione abbandona la seduta del consiglio.

Il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio, aumentando ancora una volta in modo spropositato tutte le tasse e imposte comunali in danno dei cittadini. Piuttosto che difendere gli interessi dei lampedusani e linosani, la maggioranza ha preferito difendere se stessa e le sue poltrone. Noi Consiglieri di opposizione ci siamo battuti con forza, ma invano, per scongiurare di far tartassare in modo così esagerato i nostri concittadini. Non riuscendo a convincere i consiglieri di maggioranza a rinviare la seduta, a chiedere la presenza dei Revisori dei Conti in aula e a tornare indietro su queste scelte scriteriate, indignati abbiamo abbandonato l'aula senza votare questo Bilancio da noi giudicato pericoloso e dannoso per lo sviluppo economico di Lampedusa e Linosa. Riteniamo a questo punto doveroso pubblicizzare gli aumenti approvati in data 30 giugno 2008:

AUMENTI :
Spazzatura: + 61% per le famiglie
Spazzatura: + 90% per uffici e attività commerciali
Acqua: + 75% per famiglie e attività commerciali
Addizionale IRPEF: viene aumentata dallo 0,5 allo 0,7
Affitti suolo comunale: + 40 %

Prediamo atto che il Comune ormai versa in netto dissesto finanziario anche se la maggioranza continua a negarlo. Il bilancio approvato è infatti un bilancio "fasullo", perchè non rispecchia affatto l'attuale stato economico del Comune, prevede entrate totalmente fantasiose con cifre assurde che non stanno né in cielo né in terra. Le uniche entrate certe arriveranno dagli aumenti delle imposte, con il risultato di penalizzare ancora di più, in modo insostenibile, solo coloro che hanno sempre pagato. E' scandaloso che certi consulenti e dirigenti vengano strapagati con il pubblico denaro per andare contro gli interessi del Comune e persino per affossare questa amministrazione. Chiediamo al Sindaco di prendere seriamente atto di questa situazione e salvare il Comune di Lampedusa e Linosa da una imminente catastrofe finanziaria. Noi continueremo a fare la nostra parte, cercando di attivare ogni forma di tutela degli interessi dei cittadini, anche con l'aiuto delle associazioni dei consumatori.

I Consiglieri di Opposizione.

Giuseppe PALMERI
Giorgio LAZZARA
AngeloAMATO
Francesco PALMISANO
Salvatore PRESTIPINO
VincenzoBILLECI

venerdì 27 giugno 2008

Vigili del fuoco senza mezzi per recupero morti in mare

Il segretario provinciale del Conapo sindacato dei vigili del fuoco ha sollevato il problema della mancanza di mezzi idonei al recupero di un cadavere effettuato il 26 giugno a Linosa dal personale in servizio presso il distaccamento di Lampedusa.

"I vigili sono stati costretti a raggiungere il luogo dell'intervento a bordo di un aliscafo adibito a servizio pubblico di linee. Non voglio parlare certo di danno all'immagine del Corpo nazionale e allo Stato - ha detto Antonio Di Malta -. Secondo noi il problema più grande è quello che ci è stato indicato l'uso del servizio pubblico per portare a termine l'intervento che, ha inoltre, subito un ritardo quando sull'isola sono presenti imbarcazioni e motovedette appartenenti a corpi militari e di polizia di Stato, certamente ben più consoni per un'azione tecnica urgente di quel tipo. Inoltre visto il continuo sbarco di clandestini con un conseguente aumento di interventi di soccorso in mare ci chiediamo come mai non sia stata ancora assegnata una idonea imbarcazione con relativo equipaggio all'isola, che potrebbe garantire un efficace strumento di soccorso ed un adeguato standard di sicurezza per tutti".

Di Malta ha quindi proseguito il suo intervento aggiungendo come siano state utilizzate 3 unità del distaccamento aeroportuale che avrebbe fatto scendere sotto il numero minimo dettato dalle norme del codice aeroportuale per la funzionalità dell'aeroporto di Lampedusa visto che alle 10,30 il personale dello stesso distaccamento è dovuto intervenire anche per una richiesta di soccorso terrestre.

La segreteria ha, quindi, chiesto ai comandanti regionale e provinciale l'assegnazione di idoneo mezzo navale del Corpo e del relativo personale abilitato alla conduzione dello stesso al quale venga garantito lo stesso trattamento economico al pari degli altri enti o corpi presenti sull'isola, garantendo nel frattempo l'invio anche in missione di altri vigili da altri comandi d'Italia. Inoltre, è stato chiesto che il personale impiegato nel recupero dei cadaveri sia personale libero dal servizio e scelto su base volontaria con le stesse modalità e lo stesso trattamento economico straordinario del personale che forma le squadre antincendio boschivo del corpo nazionale.

Scrivendo in copia alla Procura della Repubblica Di Malta ha poi chiesto di accertare se il giorno in questione sia stato messo in pericolo il servizio antincendio aeroportuale e terrestre sull'isola di Lampedusa.
agrigentonotizie.it

giovedì 26 giugno 2008

O'Scià 2008 si farà

Buone nuove dal fronte regionale sull'evento più atteso dell'anno a Lampedusa. "O' Scià" dopo tante tribolazioni, si farà. Adesso oltre ai 400 mila euro che il Comune di Lampedusa ha messo a disposizione della fondazione ci sono anche altri 400 mila euro della Regione oltre a 200 mila euro che il Ministero degli Interni ha messo a disposizione sempre della fondazione. Adesso ci sono un milione di euro tondi tondi, da potere sfruttare per "O' Scià". Tutto si è sbloccato quando mercoledì gli assessori regionali Michele Cimino (Cimino frequenta Lampedusa da quando portava i pantaloni corti, ndr) e Titti Bufardeci, hanno presentano un emendamento che è stato votato favorevolmente. Adesso che della manifestazione sull'isola si stanno interessando anche i consiglieri comunali di minoranza: puntano il dito sull'amministrazione comunale reputandola non all'altezza della situazione. I lampedusani, hanno atteso la buona notizia del rifinanziamento dell'evento con il fiato sospeso. L'evento "O' Scià" è nato per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno della immigrazione clandestina sotto tutti i suoi aspetti e per portare, una immagine in positivo delle Pelagie. Le due piccole isole del Mediterraneo, da quando esiste il fenomeno della immigrazione clandestina infatti vivono momenti di difficoltà estrema.
Per "O'Scià" sin dallo scorso anno si erano ottenute garanzie da buona parte dei politici della maggioranza di governo per il tanto agognato rifinanziamento per il 2008. Dopo un anno ed oltre di stasi, dovuta prima alla lunga ed estenuante attesa per la sentenza giudiziaria dell'ex presidente della Regione e successivamente alle elezioni, per la formazione della Giunta regionale, finalmente si è potuto riparlare anche di "O' Scià" a palazzo d'Orleans.

"O' Scià" aveva fatto irruzione cinque anni fa sullo scenario italiano ed internazionale, proprio per puntare i riflettori sulle Pelagie e ai suoi problemi. Il maestro Baglioni e la sua compagna manager Rossella Barattolo, erano riusciti con gli amministratori comunali dell'epoca, a creare le condizioni affinché la manifestazione, potesse essere organizzata anche per gli anni a seguire. La manager di Baglioni nel frattempo, a dicembre del 2006, ha pensato bene di creare una fondazione che non poteva che chiamarsi "O' Scià".

Secondo i piani della manager, per il 2008, O' Scià sarebbe dovuto costare un milione e duecentomila euro. Le serate per il 2008 sarebbero dovute essere ben sette. I soldi dovrebbero servire per portare il gotha della cultura mondiale a Lampedusa; per organizzare incontri culturali e politici, giornalistici; per gli interscambi con statisti e politici di mezzo mondo oltre che per organizzare le serate musicali. Tutto sembrava essersi fermato una settiaa fa quando con un comunicato diramato dal sito internet della fondazione Baglioni aveva affermato di non essere nelle condizioni di potere fare la manifestazione per il 2008. La notizia aveva scatenato le proteste di migliaia di fans sul sito della fondazione. A questo si era giunta la delusione dei lampedusani. Un raggio di sole però finalmente è spuntato.
agrigentonotizie.it

Tragedia nel Canale di Sicilia, riaffiora un cadavere

Ieri pomeriggio, sul tardi, un pescatore ha avvistato un altro cadavere in mare in zona Punta Paranzello. Della notizia è stata avvisata la Guardia costiera ausiliaria di Linosa per verificare che si trattasse realmente di un corpo umano. Due giovani volontari, Alberto e Francesco, si sono precipitati sul luogo con la barca e hanno confermato la presenza del cadavere. Tornando al porto lo hanno comunicato ai carabinieri dell'isola.

Il corpo arriverà stasera a Porto Empedocle per essere tumulato in uno dei cimiteri dell'Agrigentino che ha già accolto le altre salme.
agrigentonotizie.it

venerdì 20 giugno 2008

Ritornano le mamme tartarughe


Finalmente, dopo le tristi notizie che sono accadute ultimamente, un notizia buona ci arriva dal mare. La sera del 12 giugno una tartaruga della specie Caretta caretta si è diretta nella piccola spiaggia nera di Pozzolana di Ponente per deporre le uova. La Caretta è stata avvistata da un pescatore dell'isola che si trovava nella cala appena tornato da una battuta di pesca. Lo ha comunicato al responsabile del centro recupero tartarughe di Linosa, Stefano Nannerelli, che si è precipitato sull'isola per verificare personalmente. La notizia è stata divulgata solo oggi, il nido c'è, ed è il primo nido del 2008 in Italia, la nascita delle tartarughine è prevista dopo il 25 luglio.

lunedì 16 giugno 2008

Cadavere in mare, 20 morti "per immigrazione" a giugno

Il corpo di un immigrato è stato trovato a largo dell'isola di Linosa dall'equipaggio di un peschereccio che navigava poco distante dalla costa di Linosa. Dopo il recupero in mare i pescatori hanno contattato i carabinieri della stazione di Lampedusa che hanno predisposto quanto necessario per trasferire il cadavere che è stato imbarcato sul traghetto Palladio in servizio dalle Pelagie a Porto Empedocle. La salma arriverà questo sera nel porto empedoclino. Dopo l'autopsia sarà effettuata la tumulazione, probabilmente nel cimitero di Agrigento.

E' il ventesimo cadavere ritrovato nel mare del Canale di Sicilia nel solo mese di giugno. Secondo i dati raccolti da Fortress Europe riguardo ai morti "per immigrazione" questo è il quadro complessivo della situazione:
11 giugno, Malta: un cadavere recuperato dalla motovedetta Fiorillo della Guardia costiera italiana 54 miglia a sud dell'isola;
7 giugno: recuperato un cadavere sull'isola di Linosa. Un altro corpo è stato ripescato due miglia a sud di Lampedusa;
6 giugno: scoperto un cadavere sugli scogli di Linosa, la più piccola delle isole Pelagie;
6 giugno: naufragio al largo delle coste libıche. Recuperati 13 cadaveri. Tre dei corpi sono in avanzato stato di decomposizione e potrebbero pertanto appartenere a un secondo naufragio di cui però non si ha nessuna notizia.
2 giugno: ripescato il cadavere di una donna 36 miglia a sud ovest di Agrigento. Si tratta dell'ottavo corpo senza vita ritrovato negli ultimi tre giorni tra Agrigento e Lampedusa
2 giugno: ritrovato il corpo senza vita di una donna sulla spiaggia di cala Maluk, a Lampedusa
1 giugno: un cadavere ripescato a 300 metri da Punta Sottile, a Lampedusa. Il corpo senza vita di un altro naufrago, in avanzato stato di decomposizione, è stato individuato a 14 miglia dalla costa di Lampedusa.
agrigentonotizie.it

domenica 15 giugno 2008

Linosa, la benzina arriva in valigia

FRANCESCO VIVIANO LINOSA - La benzina viaggia anche in valigia. Trenta litri in un trolley, 50 o 60 in una valigia più grande ed il prezzo, al di là degli aumenti giornalieri, è il più caro d' Europa perché gli abitanti di Linosa, 450 persone in tutto, sono costretti a pagare anche il biglietto di andata e ritorno da Porto Empedocle o da Lampedusa. Venticinque euro se sono a piedi, 50 se vanno in automobile: così la benzina costa il doppio rispetto al prezzo di listino. E per rifornirsi usano anche i trolley e le valigie che viaggiano cariche di benzina, vere e proprie "bombe" trasportate in aliscafo o in nave verso Linosa, l' isola nera delle Pelagie. Qui, dopo oltre 60 anni, le autorità si sono accorte che non è possibile trasportare benzina o gasolio perché non esiste un distributore e, soprattutto, non c' è un presidio dei vigili del fuoco. E così da mesi, da quando è scattato l' allarme "sicurezza", Linosa e i suoi abitanti ufficialmente sono senza carburante che, se non arrivasse di contrabbando o nascosto dentro le valigie o nelle automobili che vanno a Lampedusa o a Porto Empedocle, la vita degli isolani sarebbe paralizzata. E così le famiglie dell' isola, dove circolano poco più di 200 automobili e ciclomotori, una decina di barche e una cinquantina di mezzi agricoli, sono costrette a ricorrere a qualunque mezzo per rifornirsi di nafta e benzina. Liquidi pagati a peso d' oro che spesso arrivano anche di notte con pescherecci maltesi, tunisini o lampedusani, che per solidarietà vendono parte del loro carburante ai linosani. «é tutto proibito, tutto fuori legge; e se qualcuno di noi venisse beccato mentre porta a casa bidoni di benzina che servono per non morire di fame, passeremmo guai seri», dice nell' anonimato un linosano. «Fino allo scorso anno - afferma il delegato sindaco dell' isola, Salvatore Remireze, 59 anni - la benzina e la nafta arrivavano una volta al mese dentro fusti metallici trasportati dalla nave di linea che collega Porto Empedocle con Linosa e Lampedusa. Ogni famiglia faceva scorte per tutto l' anno, con cinque o sei fusti di 80 litri ciascuno che venivano conservati in casa. Insomma l' isola, con 60 mila litri di benzina conservata in questa maniera era, (lo è ancora), una vera polveriera». E tutte le "autorità" chiudevano gli occhi. «La situazione è drammatica, non possono costringerci a fare i "contrabbandieri" - protesta il delegato sindaco. Prima ci hanno costretto ad ammazzare tutti gli animali dell' isola, pecore e mucche con le quali decine di famiglie tiravano a campare. Tranne cinque muli qui non ci sono più mucche e pecore perché il mattatoio non era a norma e l' hanno chiuso. Adesso ci chiudono i rubinetti della benzina. Ma perché non mettono un distributore comunale che apra almeno una volta al mese ?».
repubblica.it

martedì 10 giugno 2008

GCA Linosa, relazione ricerca cadaveri


Dopo 3 giorni di perlustrazione del perimetro costiero da parte del gruppo di volontari dell’isola di Linosa della Guardia Costiera Ausiliaria, iniziata sabato 7 giugno c.a., si sono concluse solo ieri le ricerche di altri corpi ormai senza vita dei clandestini vittime di un naufragio a largo delle coste delle isole Pelagie.

Due erano stati i cadaveri ritrovati sulla scogliera, di cui uno di essi segnalato da Salvatore Tuccio, volontario anch’egli della G.C.A. Linosa, mentre effettuava una circumnavigazione dell’isola in canoa per la ricerca ed eventuale recupero di oggetti e rifiuti galleggianti lungo la riva.

Tale iniziativa da parte del gruppo volontari G.C.A. Linosa è stata promossa e realizzata, vista l’imminente apertura della stagione turistica, al fine di evitare eventuali “incontri ravvicinati” o spiacevoli ritrovamenti di cadaveri sulla scogliera da parte di turisti – adulti e bambini – durante le loro attività di svago e relax.

L’evento intende essere solo il primo delle attività pianificate per la stagione estiva, difatti, il prossimo appuntamento sarà l’operazione di Fondali Puliti, ovvero una perlustrazione costiera subacquea per la ricerca e la rimozione di rifiuti depositati sul fondo.

sabato 7 giugno 2008

Naufragio sul Canale di Sicilia, recuperati 13 cadaveri


E' approdato stamani alle 8.40 a Porto Empedocle, con a bordo i 13 cadaveri recuperati a 150 miglia a sud di Lampedusa, il pattugliatore Sirio della Marina Militare.
Si tratta dei 10 corpi raccolti dai militari nel corso delle operazioni di ieri pomeriggio ai quali si sono poi aggiunti i restanti: sarà compito delle autorità preposte stabilire quanti di questi possano essere riconducibili alla sciagura avvenuta in data imprecisata e alla quale sono riferiti i ritrovamenti, sei in tutto, avvenuti dal 28 maggio al 2 giugno tra le coste libiche, quelle maltesi e le spiagge del Trapanese oltre che dell'Agrigentino.
Sulla nave militare si trovano anche i 27 naufraghi, tra cui sette donne, soccorsi giovedì scorso dal motopesca Ariete di Mazara del Vallo.
Il corpo di una vittima in avanzato stato di decomposizione è arrivato ieri da Lampedusa con la Palladio. Si tratta della settima vittima del naufragio di cui ancora nulla è dato sapere. L'altro ieri, infatti, un cadavere era stato recuperato sugli scogli di Linosa.
A scoprire il corpo ormai irriconoscibile era stato Salvatore Tuccio, un giovane abitante dell'isola che racconta: "Solitamente quando il mare è calmo faccio un giretto lungo la costa linosana in canoa, non solo per hobby ma anche per verificare se ci sono materiali inquinanti tra gli scogli. Con una ventina di giovani abbiamo infatti dato vita a una sezione di Guardia costiera ausiliaria e come associazione di volontariato cerchiamo di renderci utili.
Guarda caso non ho trovato nessun sacchetto di plastica e né tantomeno bidoni, ma bensì un cadavere, o qualcosa che sembrava tale visto lo stato di decomposizione, adagiato sugli scogli in zona Punta Paranzello. Così sono corso a chiamare i carabinieri e ci siamo recati sul posto a verificare se realmente si trattasse di ciò che pensavo".
La portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati politici, Laura Boldrini, elogia i soccorittori: "Se il bilancio di questa ennesima tragedia non è stato più alto è solo grazie al coraggio di tanti marinai, dagli equipaggi dei pescherecci a quelli della Marina Militare e della Guardia Costiera, che non esitano a intervenire per prestare soccorso anche di fronte a un naufragio avvenuto a grande distanza dalle coste italiane".
agrigentonotizie.it

martedì 3 giugno 2008

4 vele per Linosa


Le vele per il mare siciliano
vele di Legambiente
mare siciliano
La mappa che mette le “X” sulle spiagge italiane consegna, ai bellissimi tratti di costa siciliani, le ambite vele.
10:00|TURISMO|SICILILA| Nella mappa della Guida Blu 2008 di Legambiente e del Touring Club campeggiano i nomi di molte località siciliane che, seppur contrassegnate con un numero differente di vele, ne indicano la qualità delle acque nei tratti di costa, il valore naturalistico della zona e le politiche attuate...
A cura di A. Geraci|03-06-2008

... dalle amministrazioni locali per la tutela dell’ambiente nell’ottica della sostenibilità.
In vetta con ben cinque vele, il massimo riconoscimento, Salina splendida isola delle Eolie arcipelago in provincia di Messina.
Le località ad essersi aggiudicate quattro vele, rilevante approvazione, sono nove, tre in provincia di Agrigento: Lampedusa, Linosa e Menfi; Ustica per la provincia di Palermo, Noto in provincia di Siracusa, e quattro centri della provincia di Trapani: Castelvetrano, Favignana, Pantelleria e San Vito Lo Capo.
Tra i dodici tratti di costa siciliani ad aver ottenuto tre vele si evidenziano i sette centri della provincia di Messina tra i quali Capo d’Orlando, Lipari, Taormina; Sciacca per Agrigento, Cefalù per Palermo, Portopalo per Siracusa e due nel territorio di Trapani: Campobello di Mazara e Marsala.
Altre località della Sicilia, a vocazione turistica balneare, sono state inserite nella Guida blu 2008 ed insignite con una o due vele, queste risultano appartenere alle province di Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Trapani.
siciliaonline.it

giovedì 29 maggio 2008

Concorso Linosa Fest



Si è aperto un concorso per organizzare un festival della musica nella propria città, ho candidato Linosa, aiuta anche tu con un clic a far modo che Linosa possa ospitare il festival.

lunedì 26 maggio 2008

concorso Miss Linosa.biz 2008


Concorso:

L’Associazione culturale Tempu Nivuru, soddisfatta del successo dello scorso anno con MISS LINOSA TURISTA 2007, ha indetto per l’a.c. un nuovo concorso via internet: MISS LINOSA.BIZ 2008.

Potranno accedere alle selezioni tutte le ragazze, di Linosa e non, che realizzeranno delle foto da inserire sul sito http://www.linosa.biz/tnfotomiss.htm attraverso il quale sarà possibile votare la Miss.

Il concorso parte dal 1 giugno e durerà fino al 31 dicembre 2008.

Si cerca sponsor per contribuire alla manifestazione.

Per ulteriori informazioni contattate l’associazione Tempu Nivuru: tempunivuru@gmail.com


Le foto delle vincitrici edizione 2008

Pietro Riso, ex assessore alla pesca, chiede scusa ai linosani


Quanti di voi si ricordano dell'evento "Linosa, una palla al piede"?
Si ritorna a parlare di questo evento, quando il 22 marzo scorso, la motonave Palladio non attracca a Linosa portando con se una cinquantina di persone, che si recavano sull'isola per festeggiare la Pasqua, a Lampedusa. Oltre all'agitazione degli sfortunati passeggeri per tale odissea che stavano subendo si complicava anche alle offese dell'assessore alla pesca Pietro Riso definendo Linosa e i suoi abitanti "Linosa, una palla al piede".
Oggi, a distanza di due mesi, l'ex assessore alla pesca manda un video di scusa agli abitanti della piccola Linosa.

martedì 13 maggio 2008