domenica 27 aprile 2008

I nuovi assessori nel comune di Lampedusa e Linosa

Sono stati resi noti nella giornata di ieri i nomi dei nuovi assessori dei Comuni di Lampedusa e Linosa. Nei giorni scorsi c'era stato un primo tentativo da parte del sindaco Dino De Rubeis insieme con i consiglieri comunali, di varare un nuovo esecutivo. La lista dei nomi era rinnovata di quattro assessori rispetto alla precedente, le uniche due riconferme erano quelli della senatrice e vice sindaco Angela Maraventano, e quella del dott. Antonio Mirabella. Ma questa nuova vicenda di rinnovo si era impantanata proprio sul nascere in una situazione di scottante dialettica politica che ha costretto De Rubeis a ponderare in modo diverso la compagine di giunta. Tra l'altro, pare che alcuni dei nomi inseriti, nonostante dapprima avessero dato la loro disponibilità di partecipazione, successivamente l'abbiano ritirata e così dopo pochi giorni ci si è ritrovati di nuovo a ridiscutere tutto. Sono state serate di incontri, discussioni, ma finalmente i nomi vengono fuori. Continuano a essere riconfermati Maraventano e Mirabella, si aggiungono alla lista altri due nomi appartenenti alla prima giunta De Rubeis, sono Lorenzo Montana e Gianni Sparma, viene riconfermata la presenza del consigliere comunale Antonio Colapinto. Il sesto nome viene invece pescato nella lista dei consiglieri non eletti abbinata a De Rubeis stesso alle ultime elezioni amministrative, si tratta di Gerlando Cappello. "Questa è una giunta politica, - dice De Rubeis - si è reso necessario ridiscutere tutto, è stato fatto per il solo bene dell'isola, occorre portare avanti il programma elettorale al quale tutti hanno aderito, nei prossimi giorni verranno rese note le deleghe assessoriali". Dalle parole del sindaco si evince anche che nei prossimi giorni, si assisterà a comunicati di adesione dei consiglieri comunali a schieramenti politici precisi, da alcune indiscrezioni apprese sono tutte appartenenti all'area PDL, Lega Nord ed MPA.

lasicilia.it

venerdì 25 aprile 2008

Linosa, si sono svolti i funerali di Angelo Tuccio

Oggi, nella chiesa di San Gerlando, si sono potute officiare le esequie funebri per Angelo Tuccio a cui ha preso parte l'intera comunità linosana, ancora scossa per quanto accaduto la sera del 21 aprile scorso.

Una messa in suffragio si svolgerà anche a Siculiana dove Angelo Tuccio, fondatore della confraternita di Maria Santissima Stella Maris, avrebbe dovuto prendere parte al "XVI Cammino di Fraternità delle Confraternite della Diocesi di Agrigento".

A ricordarlo è stato l'arciprete Giovanni Fragapane che nella sua omelia ha voluto confortare i familiari rassicurandoli sul fatto che per la caratura morale sarà di certo stato accolto in cielo e avrà già perdonato tutto e tutti. "Era un uomo molto devoto, di grande bontà, con il sorriso sempre sulle labbra ed era uno che si prodigava sempre per gli altri, amante della natura, assiduo frequentatore delle funzioni religiose - ha detto padre Fragapane nel corso dell'omelia -. Lo piangono e sono vicini alla famiglia anche i monsignori Carmelo Ferraro, Francesco Montenegro e Luigi Bommarito che hanno chiamato non appena appresa la notizia. Lo conoscevano anche loro, e sono concordi nel definirlo un angelo di nome e di fatto".

Al termine del funerale i figli di Angelo Tuccio hanno voluto portare mazzetti di fiori su tutte le tombe del piccolo cimitero di Linosa.

E la rabbia per una morte che forse poteva essere evitata, anche se saranno i risultati dell'autopsia a confermarlo o meno, sta montando a tal punto che i giovani dell'isola hanno annunciato l'organizzazione di una manifestazione.
agrigentonotizie.it

giovedì 24 aprile 2008

La salma di Tuccio torna a casa

Potrebbe tornare stasera a Linosa la salma di Angelo Tuccio, l'anziano agricoltore morto la sera del 21 aprile dopo essere stato investito dal motociclo guidato da un nipote e avere atteso per oltre 2 ore l'elisoccorso che l'avrebbe portato al civico di Palermo.
Tutto dipende dal fatto che la nave Laurana salpi da Porto Empedocle alla volta delle Pelagie.
Intanto oggi è stata effettuata l'autopsia, e si attendono quindi i risultati che stabiliranno se il ritardo nell'arrivo dell'elicottero del 118 sia stato fatale o meno all'uomo.
A richiedere chiarezza, oltre al delegato sindaco di Linosa, Salvatore Ramirez, erano stati anche i parenti della vittima che avevano annunciato un esposto con l'obiettivo di ottenere risposte sul perchè il mezzo di soccorso sia giunto sull'isola dopo diverse ore quando a coprire il tragitto da Lampedusa alla piccola delle Pelagie bastano al massimo 10 minuti.

agrigentonotizie.it

mercoledì 23 aprile 2008

travolto dalla moto del nipote

Un anziano agricoltore linosano è morto per le ferite riportate dopo essere stato investito da un motociclo. Ad aggravare il dolore per la sua scomparsa adesso concorre la rabbia dei parenti che monta per un presunto immotivato ritardo nei soccorsi.
Erano all'incirca le 21 di lunedì, lo scorso 21 aprile, quando Angelo Tuccio, pensionato di 65 anni, stava facendo ritorno a casa percorrendo a piedi una strada di Linosa poco illuminata con indosso, pare, una cappa scura munita di cappuccio che lo rendeva ancor meno distinguibile nell'oscurità.
Il caso ha voluto che da quella strada passasse a bordo di uno scooter F. B.: il ventiseienne nipote dell'uomo che, forse complice il vento che abbassava la visibilità, lo ha falciato senza rendersene conto. F. B. è in atto ricoverato al civico di Palermo: nello scontro ha riportato una frattura a una spalla.

"La morte di Angelo - ha detto Salvatore Tuccio, uno dei parenti - ci da un dolore doppio perchè dimostra come nei casi di emergenza la sanità ci abbandoni. Ci sentiamo ancora più isolati, abbandonati a noi stessi. Questa è l'ennesimo fatto che avviene sull'isola: noi meritiamo come gli altri soccorsi immediati. Non so se si sarebbe potuto salvare, lo stabilirà chi di dovere, ma sappiamo che in caso di emergenza è molto difficile che gli aiuti arrivino in tempo".

Questo l'accorato sfogo di uno dei congiunti della vittima, che ha anche raccontato di come l'elisoccorso che impiegherebbe appena 10 minuti a compiere il tragitto tra Lampedusa e Linosa sia invece arrivato dopo quasi 2 ore e mezza.

"Ho inoltrato formale interrogazione al sindaco di Lampedusa, Berdardino De Rubeis, e per conoscenza al prefetto Umberto Postiglione, affinché si faccia chiarezza sui motivi che hanno determinato questo ritardo nella macchina dei soccorsi - ha detto il delegato sindaco di Linosa, Salvatore Ramirez -. Si tratta di momenti preziosi per chi ha subito un incidente. Se succedesse un altro caso del genere dovremmo forse temere che i mezzi di soccorso non arrivino in tempo? Tutto ciò ci fa sentire isolati, qui da tempo si vive con la paura: siamo allarmati per quanto è successo perchè le cose brutte non succedono soltanto con la luce del sole nè tantomeno offrono un preavviso".

Ramirez accenna, quindi, a una burocrazia a fasi alterne: "Nel recente passato sono atterrati altri velivoli e persino di notte sono atterrati degli elicotteri. Ma non si sa perchè proprio in emergenza non si è riusciti in tempi confacenti al caso a produrre le necessarie autorizzazioni per il decollo" . Il riferimento appare chiaro: tra le voci susseguitesi durante l'attesa dell'elicottero c'era anche quella secondo cui il mezzo del 118 non ricevesse l'ok al decollo per la mancata omologazione della pista di atterraggio. Anche se, come affermato dal delegato sindaco, la pista è stata utilizzata comunque, e quella sera sia stata illuminata come prevede la procedura.
E' così che Angelo Tuccio dovrà aspettare ancora all'interno dell'ambulanza presente sull'isola, in uno stato di incoscienza e con evidenti fratture ed emorragie in corso, per poi essere intubato e sistemato per il viaggio dai paramedici finalmente giunti sulla più piccola delle Pelagie.
Purtroppo il viaggio alla volta dell'ospedale civico di Palermo si rivelerà vano, così come inutili saranno i tentativi, forse ormai tardivi, dei sanitari di tenerlo in vita: l'anziano morirà poco prima che sia trascorsa un'ora dal suo arrivo.
Per oggi è predisposta l'autopsia che mira a verificare se la morte sia sopravvenuta per motivi che nulla hanno a che vedere con il ritardo del ricovero o se la lunga attesa in assenza di cure mirate abbia accelerato un processo forse evitabile.

agrigentonotizie.it

Investito e ucciso dallo scooter del nipote

Destino crudele per Angelo Tuccio, un uomo di 65 anni, tutti vissuti nella sua amata Linosa, un padre di famiglia, onesto lavoratore che come ogni sera, anche la scorsa sera, si recava nella sua casa di campagna in contrada Manarazza. Lì preferiva passare la notte così da potersi svegliare il mattino direttamente in campagna e curare il suo orto. Ogni sera dopo cena percorreva quel breve ma buio tragitto. Ieri sera, intorno alle 21 è stato investito da uno dei non molti scooter che si trovano nell'isola. La dinamica non è chiara: di certo c'è che all'arrivo dei soccorritori, s'intuisce subito che le condizioni di Angelo Tuccio sono gravi. Come s'intuisce che sono serie anche le condizioni di Francesco Bonadonna di 22 anni, nipote del Tuccio, che era alla guida del motorino. Si mette immediatamente in moto la macchina dei soccorsi, ma a Linosa quando c'è un'emergenza tutto diventa più complicato. L'elicottero arriva dopo qualche ora, e inizia il volo verso l'ospedale Civico di Palermo. Qui si apprende la notizia che Angelo Tuccio è deceduto. «Non capisco il motivo del ritardo dell' elicottero - dice Salvatore Remirez delegato sindaco dell'isola - tutto è stato predisposto, l'impiegato comunale che guida l'ambulanza, le luci della pista, ma abbiamo atteso parecchio l'arrivo». Pare che l'eliporto di Linosa nonostante sia munito di illuminazione, non sia abilitato ai voli notturni, è quindi presumibile che possa essersi innescato un intricato giro alla ricerca di autorizzazioni. Francesco Bonadonna, l'investitore, è ricoverato all' ospedale Civico di Palermo con fratture agli arti. La salma di Angelo Tuccio farà ritorno a Linosa probabilmente nella serata di oggi. Questo è il primo incidente stradale mortale che si verifica nell'isoletta di Linosa.

lasicilia.it

martedì 22 aprile 2008

Muore aspettando per 4h l'elicottero

Isola di linosa, piccolissima cittadina, isolata dalla terraferma. sono le ore 21.00, un signore tornando a casa mentre entrava in giardino, sente un forte rumore.. si affaccia e vede: un signore sulla sessantina privo di coscienza e un ragazzo tremante in stato confusionale seduto accanto… Vengono allertati la guardia medica, carabinieri, parenti, e tutti gli isolani per intervenire con un primo soccorso. Viene portato in ambulanza davanti la guardia medica: le sue condizioni all’apparenza non erano affatto buone: aveva problemi respiratori e una gamba fratturata pertanto non viene spostato da quella barella per evitare altri traumi. Si confida che in tempo breve - questione di qualche decina di minuti - si attivasse l’elisoccorso da Lampedusa, unico mezzo di soccorso rapido per Linosa al fine di trasportare in emergenza i pazienti. Ma invece non è così: si aspetta per ore ed ore finché l'elicottero arrivi a Linosa per recuperare una persona che si trova tra la vita e la morte. Durante l’attesa angosciante, la situazione si aggrava sempre di più, il paziente perde molto sangue - si presume che abbia un polmone perforato. Finalmente si intravede una piccola luce all'orizzonte, si avverte il rumore delle pale ] e dopo tanta attesa l'elicottero è arrivato. Il paziente viene imbarcato sul velivolo con il figlio che lo accompagnava e l'altro paziente ferito lievemente. E a Linosa finisce così. E finirà sempre così fin quando non ci sarà dato ascolto. Se avessimo annunciato uno sbarco di clandestini, con molta probabilità gli interventi sarebbero tempestivi, come lo sono stati in passato per tali eventi. Ma è solo un abitante della piccola Linosa… Angelo Tuccio muore dopo 4 ore di agonia lasciando un’intera famiglia, aspettando che arrivi l'elicottero per portarlo al primo pronto soccorso.

giornaledizona.com

mercoledì 16 aprile 2008

Il sindaco azzera la giunta

Azzerata nel pomeriggio di ieri la Giunta comunale. La decisione presa dal sindaco Dino De Rubeis era nell’aria già dalla sera prima, ma nessuno si aspettava tanta celerità: «Ho bisogno di una pausa di riflessione, e mi serve un ulteriore slancio e nuove professionalità, per poter portare avanti un progetto politico e di sviluppo costruttivo ed innovativo per le Pelagie». Con queste parole De Rubeis accompagna la revoca delle deleghe assessoriali. La riunione che ha reso esecutiva la decisione di azzeramento è avvenuta nello stesso pomeriggio di ieri con i consiglieri di maggioranza. In quella stessa sede De Rubeis ha dato mandato al presidente del Consiglio comunale, Vincenzo D’Ancona, di aprire un giro di consultazioni tra i consiglieri per cercare di individuare i possibili papabili alle cariche assessoriali. «Intanto esprimo la mia più totale solidarietà al sindaco - dice D’Ancona - accetto l’incarico affidatomi, mi muoverò in breve tempo, per iniziare un giro di consultazione tra i consiglieri stessi». Oltre gli assessori saranno anche revocati gli incarichi di tutti i consulenti legali e fiscali del sindaco, e verrà inoltre sollevato dall’incarico anche il dirigente dell’Utc.
«L’unica nomina assessoriale che verrà nuovamente riassegnata - dice De Rubeis - è quella di Angela Maraventano, che continuerà a essere vice sindaco, anche se al momento non gli verrà affidata nessuna delega». Azzerato anche l’incarico del delegato sindaco di Linosa, ruolo attualmente ricoperto da consigliere comunale di maggioranza Salvatore Remirez. Gli assessori rimossi dall’incarico sono: Lorenzo Montana, Pietro Riso, Gianni Sparma, Angela Maraventano, Pasquale Maggiore e Antonio Mirabella. Questa giunta era in carica dal maggio 2007.

lasicilia.it

sabato 5 aprile 2008

Carmelo Ardizzone entra da De Rubeis

"Da quando è stato eletto sindaco di Lampedusa e Linosa Bernardino De Rubeis, - dichiara Ardizzone - ho avuto modo di comprendere che la politica da lui portata avanti, dalla sua giunta e dai consiglieri comunali, oltre ad essere propositiva, è proiettata alla risoluzione vera di problemi atavici che attanagliano da sempre Lampedusa e Linosa. Non rinnegando il mio passato politico e amministrativo, preciso che la mia scelta alle ultime elezioni amministrative, è stata dettata esclusivamente dalla coerenza che mi ha sempre contraddistinto. Ed è con la logicità che ho sempre cercato di perseguire nella mia vita, che ho deciso di fare questo passo importante, aderendo al progetto politico De Rubeis. Ho sempre creduto che Lampedusa e Linosa hanno bisogno di uomini politici coesi, che non pensino solamente al potere e quindi uomini politici per alcuni aspetti diversi, da quelli che lavorano nel resto d'Italia. Per le nostre isole è giusto che ognuno di noi dia il suo contributo fattivo perché i problemi di Lampedusa e Linosa, sono diversi da quelli che normalmente si vivono in altri comuni. La sanità, i trasporti, il turismo, la pesca. Per ognuno di questi settori, ci sono problemi ancestrali e mai risolti.
Sono convinto che la strada intrapresa da questi nuovi amministratori, può arrivare dove mai nessun altro è mai riuscito e spero di potere dare il mio contributo a delle popolazioni che con il loro voto, hanno chiesto un cambiamento, hanno legittimato con il loro voto una nuova squadra, composta da uomini umili ed onesti".

Carmelo Ardizzone

martedì 1 aprile 2008

Pesce d'aprile

Il pesce d'aprile della Siremar L'ennesimo evento del lunedì sera arriva al culmine della "barzelletta" Siremar. Dopo le vicissitudini del periodo pasquale, con i seri disagi subiti dai passeggeri da e per Linosa, un altro weekend di paradossi si presenta sul palco di questo spettacolo di vita reale in cui si trovano protagonisti i linosani, la compagnia di navigazione, l'amministrazione locale e tutti i malcapitati di passaggio! E' da premettere che il venerdì è considerato il giorno di sosta del servizio di trasporto marittimo da Porto Empedocle alle isole Pelagie, definito con esattezza "sosta tecnica". Se non per casi eccezionali, chiunque voglia pianificare di venire a Linosa o Lampedusa con la nave, di certo non si organizza di partire il venerdì sera. E' davvero un peccato per chi appunto pensava di non poter partire venerdì sera del 28/03, rimandando a sabato il viaggio (perchè giovedì sera le condizioni meteomarine non lo permettevano): dopo le ore 21:00 invece la compagnia Siremar decide di partire. Per chi?! A chi lo ha comunicato?! Pazienza...il buon tempo di sabato e domenica consente alla nave di fare regolarmente, ed in orario, le corse stabilite e parallelamente alle acque si calmano gli animi. Ma la calma e la regolarità non possono durare a lungo, ormai non fanno più parte della vita quotidiana a queste latitudini! Lunedì sera tutto dovrebbe proseguire regolarmente: dalle ore 22:00 circa a Porto Empedocle, passeggeri e automezzi si accingono ad imbarcarsi sulla nave per raggiungere le isole Pelagie. Quasi pronti a partire, scatta la mezzanotte del primo aprile e l'annuncio dal megafono della nave invita ai passeggeri a scendere nuovamente a terra: a causa di un guasto tecnico la nave non parte. Ma certo, dovevamo immaginarlo.... è Pesce D'Aprile!! E lo è anche per i Linosani, che alle 5:30 del mattino si alzano per accogliere passeggeri e merce e non vedono neanche l'ombra della nave all'orizzonte... del resto, chi glielo doveva dire a mezzanotte?! L'informazione data la sera prima dopo le 21 da parte della biglietteria di Porto Empedocle prevedeva che la nave partisse, dunque non ha senso doversene assicurare ulteriormente al momento di partire (e poi a chi telefonare? la biglietteria chiude alle ore 23:00). I ripetuti guasti tecnici, i ritardi, la mancanza di informazione, l'inefficienza dei mezzi adoperati, l'indolenza ad intervenire, il contrasto di interessi, il disagio provocato a residenti e visitatori....l'inverno linosano è stata un pioggia continua di malcontenti; non basta il naturale maltempo a cui non vi è rimedio, non sono sufficienti gli scherzi della natura a cui non si può fare altro che accettare: ci si doveva mettere pure la Siremar a fare i suoi scherzi. E dov'è l'amministrazione in tutto questo??? Il problema dei trasporti sarà forse il più evidente, ma è solo il primo di una lunga lista di disagi che affligge l'isola di Linosa. Evviva il primo aprile!

giornaledizona.com