sabato 19 dicembre 2009

Lampedusa: altra bufera giudiziaria

Lorenzo MontanaIl canile sotto sequestroDino de Rubeis
Altra bufera giudiziaria su Lampedusa, questa volta senza arresti. Sei persone indagate: il sindaco Bernardino De Rubeis, il direttore generale Salvo Caffo, il presidente del consiglio Vincenzo D'ancona il consigliere comunale Santino Brischetto, l'ex capo dell'ufficio tecnicoAlfonso Averna e l’ imprenditore Angelo Cucina. Le vicende monitorate sono una dozzina, le ipotesi di reato una quindicina. E’ c’è anche corruzione, abuso ed altro. Andiamo con ordine. Con un mega avviso di conclusione delle indagini preliminari, la Procura della Repubblica di Agrigento ha formalmente contestato ai sei indagati una miriade di reati. La corruzione viene ipotizzata a carico di De Rubeis perché un altro imprenditore, oltre Sergio Vella e Massimo Campione, avrebbe ammesso di aver ricevuto richiesta di una tangente da 50 mila euro dal sindaco per ottenere una licenza edilizia e costruire in località “Cala Croce”. I fatti risalirebbero alla fine del 2008. L’imprenditore che accusa si chiama Pasquale De Francisci. L’altra ipotesi di corruzione viene contestata al presidente del Consiglio comunale D’Ancona. Ma è una vicenda nota: l’aver preteso 10.000 euro dall’imprenditore Massimo Campione. Poi c’è la vicenda del canile di Lampedusa. E finiscono sotto inchiesta De Rubeis, Caffo, Averna e l’imprenditore Cucina. Il canile, sorto lungo la strada che porta al nuovo centro di accoglienza in contrada Vallone della Imbriacola non è mai entrato in funzione ed è stato sequestrato. De Rubeis ha costruito e rifinito un'area rendendola idonea per poterci ospitare i cani. LaProcura contesta le modalità amministrative utilizzate cioè una ordinanza urgente. Sembrerebbe che la struttura sia stata costruita senza i pareri necessari e i lavori sono stati fatti dalla ditta di Angelo Cucina. L’accusa della Procura fa leva anche sulla ipotesi di favorire l’arricchimento di determinate ditte locali dato che oltre alla realizzazione del canile sono state acquistate merci e materiali utili per la sua costruzione. In definitiva De Rubeis ha fatto fare diversi lavori con l'utilizzo di ordinanze ed urgenti e non con regolare gare di appalto e progettazioni, il segretario comunale, che è anche direttore generale, per avere legittimato i pagamenti alla ditta Angelo Cucina e l'ing. Averna per non essersi attenuto alle normative vigenti in materia di gare per pubblici lavori. Il consigliere comunale Brischetto entra nell’indagine per avere “distratto” utilizzandoli per altri scopi, due televisori e delle sedie. Infine la storia della denuncia di un ex assessore comunale, Lorenzo Montana, il quale subito dopo la scarcerazione di De Rubeis, dopo le note vicende di questa estate, è stato “dimissionato”. Montana ha lamentato,con il suo defenestramento, un danno economico. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, dunque, sono arrivate alla conclusione. Adesso gli indagati hanno la possibilità di farsi interrogare. Ma per loro è facile ipotizzare la prossima mossa della Procura: richiesta di rinvio a giudizio.

Vincenzo D'AnconaSantino Brischetto

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