mercoledì 23 aprile 2008

Investito e ucciso dallo scooter del nipote

Destino crudele per Angelo Tuccio, un uomo di 65 anni, tutti vissuti nella sua amata Linosa, un padre di famiglia, onesto lavoratore che come ogni sera, anche la scorsa sera, si recava nella sua casa di campagna in contrada Manarazza. Lì preferiva passare la notte così da potersi svegliare il mattino direttamente in campagna e curare il suo orto. Ogni sera dopo cena percorreva quel breve ma buio tragitto. Ieri sera, intorno alle 21 è stato investito da uno dei non molti scooter che si trovano nell'isola. La dinamica non è chiara: di certo c'è che all'arrivo dei soccorritori, s'intuisce subito che le condizioni di Angelo Tuccio sono gravi. Come s'intuisce che sono serie anche le condizioni di Francesco Bonadonna di 22 anni, nipote del Tuccio, che era alla guida del motorino. Si mette immediatamente in moto la macchina dei soccorsi, ma a Linosa quando c'è un'emergenza tutto diventa più complicato. L'elicottero arriva dopo qualche ora, e inizia il volo verso l'ospedale Civico di Palermo. Qui si apprende la notizia che Angelo Tuccio è deceduto. «Non capisco il motivo del ritardo dell' elicottero - dice Salvatore Remirez delegato sindaco dell'isola - tutto è stato predisposto, l'impiegato comunale che guida l'ambulanza, le luci della pista, ma abbiamo atteso parecchio l'arrivo». Pare che l'eliporto di Linosa nonostante sia munito di illuminazione, non sia abilitato ai voli notturni, è quindi presumibile che possa essersi innescato un intricato giro alla ricerca di autorizzazioni. Francesco Bonadonna, l'investitore, è ricoverato all' ospedale Civico di Palermo con fratture agli arti. La salma di Angelo Tuccio farà ritorno a Linosa probabilmente nella serata di oggi. Questo è il primo incidente stradale mortale che si verifica nell'isoletta di Linosa.

lasicilia.it

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